La mobilità sostenibile indica tutte quelle modalità di spostamento in grado di ridurre gli impatti ambientali, sociali ed economici generati dai veicoli privati.
La definizione è interessante e promette molto, ma, nella pratica, l'implementazione delle politiche di mobilità sostenibile si scontrano con numerosi ostacoli, di diversa natura, che ne rallentano l'applicazione.
Facciamo ordine
Quando sentiamo parlare di mobilità sostenibile, immediatamente il nostro pensiero va all'aria respirabile, al cielo, allo smog, all'inquinamento atmosferico. Tutto giusto, per carità! E indubbio che i problemi legati alla sostenibilità dei trasporti siano strettamente legati all'utilizzo delle autovetture provate e di quanto inquinamento queste rilascino nell'atmosfera. Ma si tratta solo di uno degli aspetti della questione. La sostenibilità, quando si parla di spostamenti, riguarda più in generale, la qualità della vita di ogni singolo cittadino. Chiaramente le aree grandi urbane sono quelle maggiormente implicate, ma anche coloro i quali devono giornalmente raggiungerle, sono implicati e costoro magari vivono in piccoli paesini periferici.
La mobilità sostenibile, infatti, include anche quei costi di natura sociale ed economica legati al trasporto. L'aria pulita è molto importante, ma lo è altrettanto il tempo che ci vuole per spostarsi da un luogo ad un altro, il traffico, il caos, lo stress legati al trasporto stesso.
Soluzioni
Le soluzioni per migliorare la qualità della vita sono molteplici e riguardano principalmente il potenziamento di tutte quelle alternative che permettono ai cittadini di evitare l'utilizzo delle autovetture per il proprio movimento. Potenziare il trasporto pubblico locale (TPL), invogliare la popolazione ad utilizzare mezzi ecologici ed economici (quali la bicicletta), disincentivare l'utilizzo dell'auto, sono tutte politiche che potenzialmente migliorano la vivibilità delle aree urbane. È chiaro che non esiste una formula magica da poter applicare, ma è anche vero che un progetto di ampio respiro che integri queste soluzioni, porterebbe ad un notevole miglioramento della qualità della vita di tuti coloro i quali devono spostarsi.
Nelle prossime settimane cercheremo di raccontare tutte le varie politiche che le amministrazioni possono attivare per migliorare il trasporto nelle proprie aree di competenza, attraverso l'analisi delle possibili soluzioni e di come altre città, grandi o piccole, italiane o estere,hanno affrontato la questione e con che risultati di breve, medio e lungo periodo.
EMW: l'incoraggiamento dell'Europa
La Commissione Europea istituì nel 2003 la Settimana Europea della Mobilità (European Mobility Week – EMW) che, negli anni, è diventata un appuntamento internazionale che ha l'obiettivo di incoraggiare i cittadini all'uso di mezzi alternativi all'auto provata per gli spostamenti. Ciascuna edizione aveva un suo slogan e, per il 2013, la cui edizione si svolgerà dal prossimo 16 settembre al 22, quello scelto è: “Clean Air! It's your move" (“Aria pulita! Ora tocca a te") che punta a sensibilizzare i cittadini su quanto le loro scelte per il trasporto influenzano l'aria che respiriamo. Lo slogan vuole altresì stimolare le città europee a stimolare ed incoraggiare modalità di trasporto meno inquinanti.
Le amministrazioni comunali possono partecipare al concorso attraverso un progetto che preveda l'organizzazione di una settimana di attività, l'implementazione di una misura permanente e prevedere almeno una giornata in città senz'auto. Al momento, per il 2013, le città in lizza sono 1177. Si tratta di un'importante vetrina per gli Enti Locali che, in caso di vittoria verranno premiati con un video promozionale gratuito di tre minuti. Ne sa qualcosa il comune di Bologna, vincitore per l'anno 2011 e già finalista nel 2006. Ecco il link al video promozionale: http://www.youtube.com/watch?v=8Wax5Fodykc&feature=youtu.be.
Conclusioni
La mobilità sostenibile è ormai diventato un dovere, sia dei cittadini, sia delle amministrazioni comunali. Non solo, può diventare un punto di forza nelle scelte delle mete turistiche da parte dei viaggiatori, specie per quei territori, quale è Finale Ligure, che fanno delle bellezze naturalistiche la propria bandiera.
Il senso di questi interventi sarà anche questo: stimolare il confronto e la discussione per rendere Finale Ligure sempre più un centro in cui natura, sport, sostenibilità diventino l'asse portante del sistema economico.
G.A.
La definizione è interessante e promette molto, ma, nella pratica, l'implementazione delle politiche di mobilità sostenibile si scontrano con numerosi ostacoli, di diversa natura, che ne rallentano l'applicazione.
Facciamo ordine
Quando sentiamo parlare di mobilità sostenibile, immediatamente il nostro pensiero va all'aria respirabile, al cielo, allo smog, all'inquinamento atmosferico. Tutto giusto, per carità! E indubbio che i problemi legati alla sostenibilità dei trasporti siano strettamente legati all'utilizzo delle autovetture provate e di quanto inquinamento queste rilascino nell'atmosfera. Ma si tratta solo di uno degli aspetti della questione. La sostenibilità, quando si parla di spostamenti, riguarda più in generale, la qualità della vita di ogni singolo cittadino. Chiaramente le aree grandi urbane sono quelle maggiormente implicate, ma anche coloro i quali devono giornalmente raggiungerle, sono implicati e costoro magari vivono in piccoli paesini periferici.
La mobilità sostenibile, infatti, include anche quei costi di natura sociale ed economica legati al trasporto. L'aria pulita è molto importante, ma lo è altrettanto il tempo che ci vuole per spostarsi da un luogo ad un altro, il traffico, il caos, lo stress legati al trasporto stesso.
Soluzioni
Le soluzioni per migliorare la qualità della vita sono molteplici e riguardano principalmente il potenziamento di tutte quelle alternative che permettono ai cittadini di evitare l'utilizzo delle autovetture per il proprio movimento. Potenziare il trasporto pubblico locale (TPL), invogliare la popolazione ad utilizzare mezzi ecologici ed economici (quali la bicicletta), disincentivare l'utilizzo dell'auto, sono tutte politiche che potenzialmente migliorano la vivibilità delle aree urbane. È chiaro che non esiste una formula magica da poter applicare, ma è anche vero che un progetto di ampio respiro che integri queste soluzioni, porterebbe ad un notevole miglioramento della qualità della vita di tuti coloro i quali devono spostarsi.
Nelle prossime settimane cercheremo di raccontare tutte le varie politiche che le amministrazioni possono attivare per migliorare il trasporto nelle proprie aree di competenza, attraverso l'analisi delle possibili soluzioni e di come altre città, grandi o piccole, italiane o estere,hanno affrontato la questione e con che risultati di breve, medio e lungo periodo.
EMW: l'incoraggiamento dell'Europa
La Commissione Europea istituì nel 2003 la Settimana Europea della Mobilità (European Mobility Week – EMW) che, negli anni, è diventata un appuntamento internazionale che ha l'obiettivo di incoraggiare i cittadini all'uso di mezzi alternativi all'auto provata per gli spostamenti. Ciascuna edizione aveva un suo slogan e, per il 2013, la cui edizione si svolgerà dal prossimo 16 settembre al 22, quello scelto è: “Clean Air! It's your move" (“Aria pulita! Ora tocca a te") che punta a sensibilizzare i cittadini su quanto le loro scelte per il trasporto influenzano l'aria che respiriamo. Lo slogan vuole altresì stimolare le città europee a stimolare ed incoraggiare modalità di trasporto meno inquinanti.
Le amministrazioni comunali possono partecipare al concorso attraverso un progetto che preveda l'organizzazione di una settimana di attività, l'implementazione di una misura permanente e prevedere almeno una giornata in città senz'auto. Al momento, per il 2013, le città in lizza sono 1177. Si tratta di un'importante vetrina per gli Enti Locali che, in caso di vittoria verranno premiati con un video promozionale gratuito di tre minuti. Ne sa qualcosa il comune di Bologna, vincitore per l'anno 2011 e già finalista nel 2006. Ecco il link al video promozionale: http://www.youtube.com/watch?v=8Wax5Fodykc&feature=youtu.be.
Conclusioni
La mobilità sostenibile è ormai diventato un dovere, sia dei cittadini, sia delle amministrazioni comunali. Non solo, può diventare un punto di forza nelle scelte delle mete turistiche da parte dei viaggiatori, specie per quei territori, quale è Finale Ligure, che fanno delle bellezze naturalistiche la propria bandiera.
Il senso di questi interventi sarà anche questo: stimolare il confronto e la discussione per rendere Finale Ligure sempre più un centro in cui natura, sport, sostenibilità diventino l'asse portante del sistema economico.
G.A.